L’attore protagonista del cortometraggio “Ancora Più Forte” si è aggiudicato il premio come miglior attore al Festival del Cinema Patologico di Roma.
1878 sono i film arrivati da tutto il mondo alla commissione selezionatrice del Festival del Cinema Patologico di Roma. La direzione artistica di Dario D’ambrosi ha garantito anche per questa dodicesima edizione del Festival un livello eccellente di ospiti e concorrenti.
Il presidente del parlamento europeo David Sassoli ha dato il via alla serata con un videomessaggio augurale da Bruxelles, poi sul palco si sono susseguiti Domenico Iannacone, Sebastiano Somma, Claudia Gerini e Francesco Giuffrè fino alla proclamazione del miglior attore, premio che si è aggiudicato Alessandro Catalucci per il suo lavoro nel cortometraggio “Ancora più Forte” diretto da Giuseppe Brigante e prodotto da Quasar s.r.l.
Il cortometraggio di Brigante racconta la storia di un uomo che nella primavera del 2020 si lascia convincere dal fatto che al termine del lockdown istituito per far fronte ai contagi da Codid-19, tutto sarebbe tornato ad normalità più che positiva. La retorica asfissiante, consumata per disegnare un futuro migliore, lo persuade di poter superare il suo problema con la socialità. Smettere di essere un solitario e avere finalmente degli amici è un sogno che però s’infrange con la durezza della realtà, fino a spingerlo alle conseguenze più estreme.
Il lavoro di Catalucci si è distinto tra gli altri per la capacità di riuscire a rendere la profondità del personaggio in un racconto minimo, mimetico con la realtà, fatto di piccoli gesti straordinariamente quotidiani.
Il cortometraggio è stato realizzato da una crew affiatata che ha messo in primo piano la buona riuscita del racconto in tutti i suoi aspetti tecnici; è stato montato da Giorgia Panzardi e fotografato da Davide Laguardia mentre il suono è stato curato da Giandomenico Petillo e Boris Riccardo D’agostino.
